martedì, agosto 08, 2006

Testimone inconsapevole

BELLO! molto interessante il profilo dell'avvocato Guerrieri nel quale i 35-40enni si riconosceranno per quella sensazione di non sapere ancora cosa faranno da grandi e di sentirsi sempre in una fase di transizione che portera a qualcosa di più importante...forse.





Gianrico Carofiglio
Testimone inconsapevole

Questo è forse il primo legal thriller veramente italiano, scritto da un avvocato che racconta di avvocati veramente italiani e di giudici veramente italiani in vere aule di giustizia italiane. «Uno dei migliori gialli legali usciti in Italia» (Corrado Augias, Il venerdì di Repubblica).
È stato ucciso un bambino di nove anni. Il piccolo corpo, privo di tracce di violenza sessuale, viene ritrovato nel fondo di un pozzo. Un delitto atroce, del tutto inspiegabile, di cui è accusato, dopo rapide indagini, un ambulante senegalese, Abdou Thiam, che lavora nella spiaggia vicino la casa dei nonni dove il bambino è solito giocare. Inchiodano il senegalese indizi e testimonianze, ma soprattutto una foto e le dichiarazioni di un barista. Un destino processuale segnato: privo di mezzi, lo attendono una frettolosa difesa d'ufficio e vent'anni con rito abbreviato. Ma è un destino che si scontra con quello di un avvocato in crisi che trova, nella lotta per salvare Abdou in una spasimante difesa, un nuovo sapore alla vita. Abdou è davvero innocente? E come demolire la montagna accusatoria? Si dice che il rito processuale italiano non sia adatto al genere del legal thriller, tanto popolare nel mondo anglosassone. Ma il racconto di Carofiglio dipana il suo intreccio in un'aula di tribunale seguendo passo passo il lavoro di una Corte d'Assise, con i giudici, gli avvocati di difesa e di parte civile, la giuria popolare, il pubblico accusatore: e nel gioco di queste parti, nel fraseggio della noia e del colpo di scena, o dell'acuto retorico e dell'affondo micidiale di una controprova, riesce a creare la tensione dell'attesa, a insinuare il dubbio e, soprattutto, a suscitare l'attesa trepida di una giustizia liberatoria.
Gianrico Carofiglio (Bari, 1961) di professione magistrato. Per il primo romanzo, Testimone inconsapevole (definito da Corrado Augias «uno dei migliori gialli legali uscito in Italia»), ha vinto alcuni premi letterari: XXVI Premio Città di Chiavari, Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo, Premio del Giovedì Marisa Rusconi, Premio Rhegium Julii e Premio Fortunato Seminara-Opera Prima.